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DI UN TESORETTO DI AUREI DI LUCIO VERO SCOPERTO SULL'AVENTINO
Comunicazione del Socio RODOLFO LANCIANI.
Il Socio LANCIANI parla della scoperta di un tesoretto di monete d'oro, avvenuta il giorno 21 marzo nella vigna già di a. Sabina, poi Barbiellini, posta sull'Aventino fra il Priorato di Malta ed il bastione di Paolo III.
Il tesoro si componeva forse di duecento pezzi, dei quali la quarta parte è stata ricuperata. I tipi riconosciuti sino ad ora sono due: Cohen Imper.: Lucius Verus n. 39 e 50. Sono monete coniate in memoria della vittoria armeniaca di Lucio Vero, e della elezione di Soeme a re di quella regione, e portano tutte la data dell'anno 164. Due cose sono osservabili in questo ritrovamento. La prima che le monete sono fresche di conio, ruspe, taglienti, e che non sono mai state in commercio : la seconda che non sono state trovate in suolo antico, ma nello strato di macerie di recente formazione: e precisamente a m. 2,40 di profondità sotto il piano della vigna Barbiellini, a m. 2,60 sopra il piano della Roma imperiale.
La prima singolarità può spiegarsi supponendo che le monete sieno state nascoste l'anno stesso in cui furono coniate, forse perché rubate, ovvero nel seguente, nel colmo della pestilenza descritta da Giulio Capitolino, in Marco 13. La seconda può spiegarsi supponendo che le monete sieno state trovate o da un operaio del Sangallo quando si scavavano le fondamenta del bastione di Paolo III, o da un operaio del Bernini quando si spianava la piazza del Priorato (1), o da un soldato del genio pontificio quando si fortificò questa vigna stessa nell'anno 1868. Non volendo lo scopritore denunciare il tesoretto o dividerlo con altri, l'avrà nascosto li vicino: e poi o per morte, o per qualsiasi altro accidente, non avrà potuto trarre vantaggio dalla sua scoperta.
(1) « In tempo che Urbano VIII fece fare il bastione al Priorato furono trovati due muri, entro i quali fu trovata quasi che un'intera credenza di piatti di argento figurati in bassorilievo » Battoli, Mem. 128.